Credo che oramai tutti sappiano cosa sta succedendo in questi giorni in Grecia. O almeno tutti pensiamo di sapere cosa sta succedendo. Ma la realtà è davvero quella che ci viene proposta? Le alternative e le soluzioni sono solo quelle che ci propinano: tirar fuori i soldi e salvare la Grecia dalla bancarotta o mandare in frantumi l'euro e l'Unione Europea e trascinare altri paesi, fra cui la stessa Italia, verso il baratro? Intervenire subito e senza condizioni o lasciar guadagnare milioni agli speculatori senza scrupoli che poi magari useranno quei soldi per attaccare le economie di altri paesi?
L'Italia è stata tra i primi a dichiararsi pronta a tirar fuori i denari dalle proprie tasche per aiutare i vicini greci. Fare la "nostra parte" ci costerà 5,5 milioni di euro: ogni residente in Italia dovrà tirar fuori, volente o nolente, 90,00 euro. Già si parla di una nuova manovrina. Il Governo ha reso noto che si sta valutando se sarà necessario farla e, bonta sua, ha fatto saere che se così sarà, non verranno messe le mani nelle tasche degli italiani. In sostanza si tratterà di nuovi tagli alle spese e non di nuove tasse. Facciamo finta di crederci, ma anche in questo caso significa che ogni per ogni euro che paghiamo di tasse avemo indietro servizi minori e non mi sembra che già siano all'altezza di quel che si paga. A meno che i risparmi non vengano realizzati tagliando gli stipendi dei nostri cari (con quel che ci costano!) parlamentari, ma a questo non ci credo sicuramente.
Allora lasciamo fallire la Grecia? Questo quanto ci costerebbe? Probabilmente molto, moltissimo, anche più dei 90,00 euro. E sarebbe solo un segno di resa alla speculazione. Allora non c'è scampo? Credo che volendo ci siano alternative. Che da un lato pongano fine ai meccanismi che generano queste situazioni, in Grecia ed altrove, e dall'altro possano renderci più tollerabile tirar fuori i nostri 90,00 euro.
Per prima cosa stop immediato alla speculazione. Le cosidette "vendite allo scoperto" sui mercati finanziari devono essere impedite, per sempre ed ovunque. Nessuno può vendere una cosa che non ha, neanche facendola prestare. Nella vita reale e concreta non è possibile farlo perchè è ovvio che crea distorsioni e speculazioni, perchè permetterlo nel mondo finanziario? Gli Stati che tendono a controllare e regolamentare il gioco d'azzardo, lasciano che questi strumenti finanziari, che sono vere e proprie scommesse vengano utilizzati per speculare generando quando va bene enormi profitti per le istituzioni finanziarie ed i loro principi, pardon manager, e quando invece va male enormi perdite per la collettività.
In secondo luogo fare giustizia. La Grecia ha truccato i conti ed ha ingannato l'Unione Europea si dice. Ma la Grecia e l'Unione Europea sono figure distanti, immateriali. Cominciamo a fare chiarezza. Chi ha fatto il "mago" e chi si è lasciato "ingannare"? Che cosa pagheranno i diretti responsabili? Il precedente premier greco, e tutti i suoi ministri, che hanno avallato i trucchi, sono stati incriminati? La Goldman Sachs che materialmente ha "aiutato la Grecia" e che, guarda caso, è accusata negli USA per frode, per altre questioni, quanto pagherà? I suoi amministratori sono sotto processo per la frode perpretrata ai danni dei cittadini greci ed europei? I controllori europei che non hanno controllato efficacemente sono stati rimossi? E' solo la mia sensazione o a raccontarci quali sono i nostri doveri di cittadini europei solidali e di contribuenti sono gli stessi che hanno posto le condizioni perchè questa situazione si generasse?
Allora i cittadini incazzati iniziano a voler reagire. Credo sia ora di cominciare a mettere i puntini sulle i, come descritto nell'header di questo blog appena nato e cominciare a far rispettare le regole ed i nostri diritti. Quindi attiviamoci e diamoci da fare, utilizzando gli strumenti della democrazia perchè un giorno rischiamo di renderci conto che questa democrazia ce la stanno sfilando da sotto gli occhi senza che ce ne accorgiamo. Nel mio piccolo cercherò di aprire la mia mente a soluzioni diverse, a proposte ed impegni, ma sarà gradito il contributo di tutti. Ognuno di noi tende a dire ... "ma che posso fare, io semplice cittadino, da solo?". Non siamo soli. I semplici cittadini incazzati sono sempre di più. E una volta si diceva che "l'unione fa la forza".
sabato 1 maggio 2010
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